CANALE BRENTELLA
Il canale Brentella è un canale artificiale collegante il fiume Brenta con il fiume Bacchiglione.
Nel corso del XII secolo Vicenza chiese alla città di Padova un permesso per transitare lungo il Bacchiglione, per poter stabilire una rotta commerciale con il mare, per il rifornimento di generi di prima necessità. Il permesso venne elargito intorno al 1115, ma venne poi revocato, al pari del permesso di transito per via terrestre.
Per ritorsione, i Vicentini nel 1145 deviarono le acque del Bacchiglione nel canale Bisatto con uno sbarramento lungo il corso del fiume presso Longare, lasciando Padova all'asciutto. Tale privazione era assolutamente deleteria per la città, essendo l'acqua essenziale per l'azionamento dei mulini, per il rifornimento dell'acqua potabile e per la difesa. Per ritornare in possesso di questo prezioso bene, Padova
dovette occupare a forza Longare e ripristinare la situazione idrografica naturale, primo passo di una guerra con Vicenza che durò due anni. Avvennero più volte successivi conflitti, finché nel 1314 non si decise per la costruzione del Brentella, con il quale la questione fu risolta definitivamente.
Storia
Il canale Brentella ha percorso quasi rettilineo con andamento nord-sud. Sono presenti in più punti alcune anse, che sembrano confermare la parziale origine naturale di questo corso d'acqua. Lungo tutto il percorso sono presenti sul fianco destro numerose chiaviche, che permettono l'immissione nel canale delle acque accumulate nei vari scoli. Appena fuori Limena il Brentella riceve sulla sua destra le acque del rio Porra. Sottopassa quindi la tangenziale di Limena e giunge a Ponterotto. In questo punto il canale viene sovrappassato da quattro ponti in rapida successione, il primo dell'autostrada A4, due stradali ed infine da una questione fu risolta definitivamente.
Percorso
La costruzione del canale fu un'opera imponente, anche se probabilmente in alcuni punti si riutilizzò un alveo
già esistente, ampliandolo. Ad opera completata ci si rese conto che, in caso di piene del Brenta, questo fiume scaricava troppa acqua nel Brentella, con conseguenti allagamenti nella zona del Bassanello. Per regolare l'afflusso, Francesco da Carrara ordinò nel 1370 la costruzione a Limena dei “colmelloni”, ovvero uno sbarramento mobile.
A protezione di tale manufatto fu eretto sulla riva destra un castello; castello e colmelloni vennero però distrutti dall'imperatore Massimiliano nel 1509. Nei secoli successivi l'assenza di regolazione comportava numerosi disagi a Padova, con frequenti straripamenti; si dovette aspettare fino al 1775 quando la Repubblica di Venezia pose mano alla ricostruzione dei colmelloni. Il nuovo sostegno, tuttora esistente, è costituito da due fabbricati posti a ponte sopra al canale; sono provvisti di panconi mobili che, nel caso, possono bloccare, parzialmente o totalmente, il flusso d'acqua, regolando di conseguenza la portata nel Brentella. Infine si realizzò una briglia fissa, anch'essa tuttora presente, lungo il corso del Brenta, qualche centinaio di metri a valle dell'incile del Brentella. Questa briglia fu dotata anche di una conca per la navigazione, abbandonata nel XIX secolo e poi demolita. passerella ciclopedonale. Subito prima di quest'ultimo, da destra confluisce la roggia Monegale.
Il canale entra quindi totalmente in comune di Padova, intercetta la condotta forzata dell'acquedotto Vicenza - Padova e quindi la ferrovia Milano - Venezia. In località Brentelle di Sopra il canale passa ai piedi del Centro Idrico di Brentelle, punto di arrivo della condotta a pelo libero dell'acquedotto Vicenza - Padova, e sottopassa il ponte della Strada Statale 11 Padana Superiore. Dopo circa un chilometro il Brentella interseca
l'antica strada Pelosa di origine romana che collegava Padova con Vicenza. Giunti in località Brentelle di Sotto, il canale accoglie da destra le acque dell'idrovora Brentelle gestita dal Consorzio; passa quindi sotto al ponte di Brentelle di Sotto e, attraverso una chiavica, riceve da destra lo scolo Riale su cui insiste l’idrovora Vecchia del Consorzio. Infine il Brentella piega decisamente a sudest e giunge alla sua meta finale confluendo nel Bacchiglione.
Le acque del Brenta deviate attraverso il canale Brentella sono oggi utilizzate per la vivificazione dei canali interni della città di Padova, fondamentale nei periodi di siccità per ovvi motivi igienico-sanitari; inoltre, durante episodi di piena il canale Brentella ha un’importante funzione di scolmatore del fiume Brenta, insieme ad altri collettori che costituiscono il complesso nodo idraulico di Padova.
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